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Black Sicily - Il sortilegio delle ombre

Sabato 2 luglio 2022 - Ore 19,00

Comiso, Loggiato della Fondazione Bufalino

 

BLACK SICILY
Poesie di Fernando Lena
Presentazione di Maria Rita Schembari
Lettura dell'Autore

Al di là della qualità della scrittura, che si traduce in un linguaggio teso e vivido ma non privo di epifanie sorprendenti e di dolcezze improvvise, quello che ancora una volta stupisce e impressiona nella poesia di Fernando Lena è il suo valore di verità. È infatti una poesia che non ha paura di sporcarsi le mani, di parlare di pizzo, di lampioni crivellati, di killer e di vittime, come se dapprima volesse disegnare una scena e poi, uno ad uno, inserire in quella scena i suoi protagonisti. Si tratta quasi sempre di persone dolenti, che esprimono il loro sforzo non soltanto nello stare nel mondo ma soprattutto in questa piccola e peculiare parte di mondo che è la Sicilia, a cui in molti casi dimostrano un attaccamento irreversibile («a furia di mettere radici / aggiungiamo un po’ di morte»).

 

IL SORTILEGIO DELLE OMBRE
Recital di Salvo Giorgio
con Lella Lombardo e Matteo Tomasello

Gesualdo Bufalino e la musica. Gesualdo Bufalino e il cinema. Gesualdo Bufalino e il dolore. Gesualdo Bufalino e il suo Sud fatto di “dolci lune”, suo punto privilegiato di osservazione di un mondo più vasto verso il quale, pur dal suo “esilio” autoimposto, egli si è aperto come pochi. In una parola, Gesualdo Bufalino e la vita. Perché è attraverso questi capisaldi che il grande scrittore comisano, per sua stessa ammissione, è riuscito a completare quel “percorso di riabilitazione alla vita” che lo ha condotto dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale alla successiva degenza in un sanatorio fino alla (sacrosanta) fama mondiale. Ci è sembrato giusto, quindi, porre il nostro racconto nella cornice dell’episodio che ha determinato la svolta della sua esistenza: la pubblicazione di Diceria delluntore a cura della casa editrice Sellerio di Palermo. Ricostruendo l’incontro decisivo di Bufalino con Elvira Sellerio e Leonardo Sciascia (che fu un altro pigmalione dell’allora sconosciuto scrittore comisano), il nostro breve viaggio ci condurrà, anzitutto, all’interno del mondo interiore del grande Gesualdo; quindi, la navicella si sposterà per esplorare i mezzi con cui quel mondo è stato espresso in maniera pressocchè unica. Anzitutto, come si diceva, la musica (con la riproposizione dal vivo di due classici di Duke Ellington che troneggiavano nella discoteca dello scrittore): molteplici sono state, infatti, le metafore musicali di cui Bufalino si è servito per arricchire il suo stile; infiniti i riferimenti al pentagramma e alla valenza suggestiva delle note e delle loro plurime combinazioni. Segue il cinema, soprattutto quello degli attori comprimari e quasi dimenticati (termine, quest’ultimo, con il quale lo scrittore definiva anche se stesso). Infine, la peculiare attività di traduttore che Bufalino esercitò per anni, vera e propria palestra espressiva per il suo stile intenso, elaborato, ma sempre sincero e genuino. Ma, come si vedrà, Bufalino era capace di trarre ispirazione anche da elementi quotidiani e, persino, insospettabili: dal lento scioglimento di una pillola nell’acqua fino ai leggendari calci di punizione “a foglia morta” del grande Mariolino Corso. È attraverso uno sguardo a trecentosessanta gradi sul mondo circostante che Bufalino è riuscito a costruire la sua poetica di “emancipazione dal dolore”, fatta di un esilio volontario nel natio Sud e, al contempo, di un’apertura che definire universale sarebbe restrittivo. Il tutto con la suprema ironia che è quella propria dei grandi spiriti. 

Promozione e organizzazione
Fondazione Gesualdo Bufalino
Tel. 0932.712273 - 370.1268132
info@fondazionebufalino.it

Contributo di:
Comune di Comiso
ARS - Assemblea Regionale Siciliana
Banca Agricola Popolare di Ragusa
Agriplast

Ingresso libero