Bufalino fra i poeti del secondo Novecento
CONVEGNO DI STUDI
22/23 Marzo 2024
Comiso, Auditorium Carlo Pace, Piazza San Biagio
Con il convegno di studi “Bufalino fra i poeti del secondo Novecento”, che si terrà il 22 (inizio alle ore 16,30) e 23 marzo 2024 presso l’Auditorium Carlo Pace di Comiso, la Fondazione Gesualdo Bufalino intende riconsiderare il significato e il posto delle liriche di Bufalino, raccolte soprattutto nel libro L’amaro miele, nell’ambito della poesia italiana di secondo Novecento.
A tale scopo sono stati invitati autorevoli studiosi e docenti di letteratura italiana delle Università di Catania (Felice Rappazzo, Antonio Sichera, Giuseppe Traina), di Bologna (Gino Ruozzi), di Zurigo (Pietro De Marchi), di Palermo (Roberto Deidier), di Messina (Novella Primo) e del Salento (Fabio Moliterni). Le loro relazioni consentiranno di capire meglio la poesia di Bufalino sullo sfondo delle principali linee di tendenza, o almeno di alcune di esse, della poesia italiana del secondo dopoguerra, in consonanza o dissonanza con “voci” come quelle di Eugenio Montale, Vittorio Sereni, Giorgio Caproni, Salvatore Quasimodo, Pier Paolo Pasolini, Franco Fortini, Vittorio Bodini, Giorgio Orelli, Sandro Penna, Angelo Maria Ripellino.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Comiso Maria Rita Schembari e di Giuseppe Digiacomo, Presidente della Fondazione Bufalino, il prof. Nunzio Zago, Direttore scientifico della Fondazione, terrà la relazione introduttiva su “Bufalino poeta”.
A conclusione del convegno, sabato 23 alle 18.00, verrà presentato il libro Ladri di luce. Leonardo Sciascia e Piero Guccione tra bellezza e verità, curato da Lavinia Spalanca e pubblicato dall’Associazione "Amici di Leonardo Sciascia" con l’editore Olschki. Nel libro vengono ripercorse la feconda amicizia e la sintonia intellettuale tra Sciascia e Guccione, senza trascurare la presenza del comune amico Gesualdo Bufalino. Interverranno Lavinia Spalanca, Roberto Deidier, Giuseppe Traina, Nunzio Zago.
Il convegno sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook della Fondazione Bufalino.
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