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Bufalino 100 anni: due giorni di festa e tre eventi online per celebrare il famoso scrittore di Comiso a cento anni dalla nascita. Oltre 10 mila contatti sul web per la Giornata di Studi seguita anche da numerosi studenti delle università italiane

COMISO (RG) – Due giorni di festa a Comiso, pur se con le dovute restrizioni dovute alla pandemia, per celebrare i 100 anni della nascita dello scrittore Gesualdo Bufalino. Tre iniziative, promosse dall’omonima Fondazione, avviate sabato 14 novembre dalla giornata di studi con l’intervento di numerosi docenti universitari collegati in diretta streaming. 

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, e del presidente della Fondazione Bufalino, Giuseppe Digiacomo, e dopo una breve introduzione del direttore scientifico Nunzio Zago che ha illustrato i criteri che hanno guidato il comitato scientifico nell’organizzazione della giornata di studi, si è dato il via agli interventi. Giulia Cacciatore (Università di Catania) ha illustrato le diverse fasi redazionali di “Diceria dell’untore” anche alla luce di documenti rinvenuti recentemente; Andrea Schembari (Università di Stettino) ha invece proposto una lettura di “Le menzogne della notte” nella quale ha illustrato il valore semantico dell’incorniciamento; Giuseppe Traina (Università di Catania) ha ripercorso “Calende greche” sottolineandone l’importanza coscienziale; Sergio Russo (Università di Catania) ha rilevato la forte componente metaletteraria di “Tommaso e il fotografo cieco”; Francesca Caputo (Università di Milano Bicocca) ha illustrato, dal punto di vista stilistico, l’importanza connotativa del dialogo in quattro romanzi di Bufalino; Lisania Giordano (Università di Catania) prendendo spunto dal racconto “Il ritorno di Euridice”, ha rinvenuto importanti tracce di cultura classica nelle opere di Bufalino. Infine Gino Ruozzi (Università di Bologna e Presidente dell’Associazione degli Italianisti) ha inquadrato la produzione aforistica di Bufalino nell’ambito della tradizione novecentesca europea di questo genere letterario. 

Il secondo appuntamento è stato dedicato al rapporto di Bufalino verso il cinema di cui è stato assiduo frequentatore fin da giovane. Domenica pomeriggio, sempre in streaming, è stato presentato il volume “Bufalino al Cinema – dai film di gioventù alla cinefilia dello scrittore” a cura del prof. Traina, edito dalla Fondazione Bufalino e da Salarchi Immagini e dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa che ha deciso di adottarlo come libro-strenna per il prossimo Natale, come spiegato in videocollegamento dal presidente Bapr, Arturo Schininà e dal direttore generale Saverio Continella. La passione di Bufalino per le “fatue schegge di luce” è raccontata anche attraverso la riproduzione, in una sezione del libro, di un quaderno manoscritto che contiene l’elenco dei film visti dallo scrittore dal 1934 al 1956 con annessi voti e luoghi di visione. Un indice, curato da Giovanni Iemulo, raccoglie i vari titoli catalogati e incolonnati per anno e mese in cui il film è stato visto, per titolo, per cast, per casa di produzione, per anno di produzione, per regista. 

A concludere la due giorni che rappresenta la chiusura di tutte le iniziative promosse durante l’anno dalla Fondazione Bufalino per celebrare il centenario, è stato un bellissimo concerto di musica classica dal titolo “Luce infinita”, sostenuto anche dal Lions Club Comiso Terra Iblea presieduto da Luigi Bellassai, col trio formato da Totò Calvo alla chitarra, ideatore del progetto poetico-musicale dedicato alla raccolta di versi “L’amaro miele” di Bufalino, Carmelo Dell’Acqua al clarinetto e la voce del soprano Sachika Ito, con musiche composte da Marco Reghezza, Giovanni Scapecchi e Joe Schittino. I tre eventi, trasmessi in streaming su facebook e sul sito della Fondazione Bufalino, sono stati seguiti da numerosi appassionati ma anche tanti studenti di varie università italiane superando i 10 mila contatti, ad ulteriore testimonianza del grande interesse per le opere letterarie di Bufalino che iniziò la carriera da scrittore a 61 anni con il famosissimo “Diceria dell’untore” grazie all’incoraggiamento di Leonardo Sciascia ed Elvira Sellerio; l’opera gli valse nello stesso anno il prestigioso Premio Campiello. Con il romanzo “Le menzogne della notte” vinse nel 1988 il Premio Strega. 

“La Fondazione Bufalino ha svolto un ruolo fondamentale per lo studio, l’approfondimento, la diffusione dell’opera del grande scrittore comisano – spiega il presidente Giuseppe Digiacomo - attraverso un’attività scientifica di alto livello con decine di pubblicazioni, anche inedite, contributi da tutto il mondo, convegni, mostre, spettacoli teatrali, concerti musicali selezionati dal comitato scientifico che ha al suo interno presenze di grande rilievo. La pandemia ci ha costretto a modificare le modalità di presentazione di alcuni appuntamenti che abbiamo comunque confermato per il centenario. A gennaio abbiamo aperto con l’evento “Bufalino il professore” realizzato nell’istituto scolastico superiore Mazzini di Vittoria dove lo scrittore comisano ha insegnato per circa 25 anni. A febbraio lo spettacolo teatrale “L’estate felice” con la regia di Giampaolo Romania. Il 13 giugno abbiamo presentato il volume “Bufalino e la tradizione dell’elzeviro”, poi il 27 giugno la presentazione della riedizione de “L’amaro miele” con una mostra di disegni di Alessandro Finocchiaro. A settembre il concerto jazz con Francesco Cafiso, Mauro Schiavone insieme al pittore Giovanni Robustelli, poi ad ottobre, per l’anteprima di A Tutto Volume, Nadia Terranova ha presentato la riedizione Bompiani de “La favola del castello senza tempo”. Infine questi tre appuntamenti con la giornata di studio, la presentazione del libro su Bufalino e il cinema ed infine il concerto dedicato ad alcuni versi del nostro amato scrittore”. I tre appuntamenti svolti sabato e domenica sono disponibili sui social e sul sito della Fondazione all’indirizzo web www.fondazionebufalino.it